rogo di una strega

CARPE NOCTEM

FESTE DELLA NOTTE  

DI SAN GIOVANNI

in una atmosfera magica nera e misteriosa

Spettacoli musicali e teatrali, 

proiezioni filmiche e divinazioni 

Danze e figuranti

Animazioni, incontri, laboratori per bambini

Mercato artigianale, gastronomico e ristorazione 

 

NOCTE PRIMA

venerdì 23 giugno 2023

dalle ore 19.00 alle ore 24.00

 

ROCCA DEI GONZAGA

 

Biblioteca - UCCI UCCI, narrazione di favole d’orchi, lupi e streghe

ore 19.00 e 20.30 

"La bella Bargaglina delle tre mele che cantano e l'Erbario della Strega Verde" 

A cura di Chiara Marinoni 

Letture e laboratorio a cura di Chiara Marinoni 

Per bambini di 3 - 8 anni 

Su Prenotazione 0522/655419 

 

Portico della Rocca

ore 19.00

Hocus Pocus

Il noce e le erbe magiche della Notte di San Giovanni

a cura di Mauro Carboni

Degustazione di nocino a cura della Compagnia del Nocino

 

ore 19.30

Chi era Gabrina degli Albeti ?

a cura di Marinella Cavecchi

 

ore 20.00 

YORICK, una rivista tra brivido e mistero a cura di 

Andrea Gibertoni e Massimo Tassi 

con lettura dei tarocchi di Juliette Verne

 

ore 20.30 

Presentazione del libro “Matilde d’Este Gonzaga e 

l’acquetta di Novellara” 

di Gian Paolo Barilli a cura di Maria Gabriella Barilli

 

Cortile della Rocca

dalle 21.00 alle 24.00

Proiezione del film 

Le streghe son tornate (Las brujas de Zugarramurdi), 

un film di Álex de la Iglesia.

 

 VIA COSTA

ore 20.15 Sisten Irish Pub

Cena con delitto “L’assassino non è sempre il maggiordomo” 

in collaborazione con il gruppo “Il cigno nero”

Iscrizione a squadre di 4/6 giocatori 

Info e prenotazioni Rebecca 339.2536677

 

PIAZZALE MARCONI

dalle 19.00 alle 21.00 

Piazza in musica

 

ore 21.00

PROCESSO A GABRINA DEGLI ALBETI (1374 - 1375)

Spettacolo a cura della Compagnia Teatrale “Qui d' Puianell” 

Partendo da via Roma, Gabrina su di un carretto, 

preceduta da un gruppo di tamburini 

e scortata da un drappello armato della 

Contrada di Monticelli (Quattro Castella) 

viene portata al processo sul palco di Piazzale Marconi

Regia di Gianfranco Boretti

 

ore 22.00

Saluto dell’Amministrazione Comunale e 

presentazione dell’iniziativa Carpe Noctem 

 

ore 22.15

D'ESPERANTO QUARTET

Canti crudeli d’Appennino e danze della tradizione

Paolo Simonazzi: ghironda, organetto diatonico,fisarmonica, zampogna, voce,

Emanuele Reverberi: piva dell’Appennino, cornamuse francesi, violino

Filippo Chieli: viola e violino

Laura Rebuttini: voce

 

Canti d’amore e di morte del repertorio della musica tradizionale 

dell’Appennino emiliano reinterpretati in chiave moderna 

Coreutiche: Gipi dei Malvisi con REGGIO BALLA

 

 

NOCTE SECUNDA

sabato 24 giugno 2023

dalle ore 19.00 fino alle 24.00

 

ROCCA DEI GONZAGA

 

BIBLIOTECA 

UCCI UCCI, narrazione di favole d’orchi, lupi e streghe

 

ore 19.00

“La tessitrice di incantesimi” 

Spettacolo a cura di La Locomotiva di Elisa Compagnoni 

Per bambini 5 - 8 anni 

 

ore 21.00

“L’ombra della paura” 

Letture a cura di La Locomotiva di Elisa Compagnoni 

Per bambini 9 -11 anni

Su Prenotazione 0522/655419 

 

PORTICO DELLA ROCCA

 

ore 19.00

 Le Guaritrici 

a cura di Antonella Bartolucci 

 

ore 20.00 

Matilde Aurelia Maria d’Este

a cura di Mauro Severi

 

ore 20.30 

Presentazione del libro “Le prigioni della Rocca di Novellara” 

a cura di Maria Gabriella Barilli e Jasmine Habcy 

 

CORTILE DELLA ROCCA

dalle 21.00 alle 24.00

Proiezione del film 

Frankenstein Junior (Young Frankenstein) diretto da Mel Brooks

 

PIAZZALE MARCONI

 

dalle 19.00 alle 21.00 

Piazza in musica

 

ore 21.00 

ATARAXIA

Francesca Nicoli (voce, flauti, percussioni, cimbali), 

Vittorio Vandelli (chitarre), Giovanni Pagliari (piano).

“Pomegranate, the Chant of the Elementals”, un inno alla 

simbologia del melograno, a Persefone, Afrodite, Ade e Dioniso, 

agli spiriti elementali ed al percorso alchemico da nigredo 

a rubedo legato a questo frutto di conoscenza.

 

ore 22.15

Il pane del boia e il pandu’ il pane voodoo 

a cura di Gianluca Borlenghi

 

ore 22.30

ENSAMBLE LEUTERIUS

ANTIDOTUM TARANTULAE

Fabio Tricomi: mandolino, tamburello, ciaramedda, 

marranzano, friscaletto, mandolino, chitarra, voce.

Alessandro Urso: violino, scattagnetti, triangolo

Sandro Sorrentino: chitarra, mandolino

Gabriele Ferrara: tamburello, voce

Elisabetta Falabella: voce

Canti e danze dalle due Sicilie

Coreutiche: Paola Perrone con gli allievi e le allieve della 

SCUOLA DANZ’AIRE di Bologna

 

Il concerto “Antidotum Tarantulae” proposto dall’Ensemble Leuterius ripercorre i vari aspetti della musica da ballo nelle due Sicilie, da quella Urbana, rappresentata dai repertori da Barbiere con preponderanza di strumenti a corde, a quella più antica, dei pastori e dei contadini, dove si potranno ascoltare alcuni strumenti arcaici. Queste musiche, un tempo legate a rituali coreutici e sociali densi di significato, lasceranno l'ascoltatore impressionato dalla loro forza ritmica e timbrica, rimandando ad una antica cultura mediterranea quasi scomparsa.

 

TUTTE LE NOTTI

Concorso fotografico sui Social del Comune di Novellara #carpenoctem2023

Vieni a Novellara, scatta una foto spaventosa e utilizza l’hastag #carpenoctem2023 per partecipare al contest fotografico con premi da brivido.

Inoltre, all’ingresso della Rocca sarà allestito un set fotografico a tema.

 

ROCCA DEI GONZAGA

dalle 19.00 alle 24.00

*La corte dei miracoli: streghe, fantasmi, morti viventi e lupi mannari 

*Il loggiato delle divinazioni: cartomanti, chiromanti e astrologi

*In biblioteca libri stregati scelti per voi 

*In sala del Fico noleggio vestiti e servizio di trucco per bambini e adulti 

a cura di Dream Makers 328 9777215

 

 

*VISITE GUIDATE A  

- Teatro Franco Tagliavini alle ore 19.00 – 20.00 – 21.00 – 22.00 e 23.00. 

Accesso massimo 20 persone a turno. Su prenotazione

Mostra della civiltà contadina nei sotterranei della Rocca

 19.30 – 20.30 – 21.30 – 22.30. 

Accesso massimo 20 persone a turno. Su prenotazione

- Prigioni della Rocca dalle 19.00 alle 24.00 ogni 15 minuti. 

Accesso massimo 5 persone a turno. Su prenotazione.

- Acetaia Comunale dalle 19.00 alle 24.00 ogni 30 minuti. 

Accesso massimo 5 persone a turno. Su prenotazione.

Su prenotazione al 0522.655471 – 331.3567073 

e turismo@comune.novellara.re.it

 

Via Gonzaga

dalle 19.00 alle 24.00 

MERCATO DEL VINTAGE , ARTIGIANI, 

ENOGASTRONOMIA

 

Piazza Mazzini

dalle 19.00 alle 24.00

STREET FOOD 

 

PORTICI DI PIAZZA MAZZINI E VIA DI CAPUA

GRANDE TORTELLATA

Piazza Unità d’Italia e Corso Garibaldi

Aperitivi sotto ai portici presso Bar Mari e Bar La Rocca

Cene a tema presso Bar Roma ed Enoteca Il Vecchio Borgo

 

Portico Piazza Unità d’Italia lato est

“Misteri da tavolo” - Giochi da tavolo con Mysterium, Zombicide green horde 

Obscurio, Vudù e tanti altri...

In collaborazione con Il Giocattolaio e Ubo&Sara

Dagli 8 ai 99 anni

 

Nelle seguenti gelaterie sarà possibile degustare:

- il Nuocino, granita al nocino presso gelateria ParadICE – Via Roma

- il Bloody cherry, gelato fondente e amarena presso gelateria K2 – Piazza Unità d’Italia

- Otelma, gusto gelato presso gelateria il Fiore – Via Costa

 

Via De Amicis, Via Da Capua e Via Orsi - Strade della paura

Nella notte vagheranno morti viventi, vampiri, peccatori, frati neri

 

In caso di mal tempo la manifestazione resta confermata.

Gli spettacoli si svolgeranno presso il Teatro Franco Tagliavini

 e tutte le altre iniziative saranno collocate al coperto dei portici

 

PER INFORMAZIONI

Comune di Novellara tel.0522-655459   331 3567073

turismo@comune.novellara.re.it

www.comune.novellara.re.it

facebook Comune di Novellara

instagram comune_novellara

www.carpenoctem-carpenoctem.it 

 

Progetto e direzione artistica a cura di Vitaliano Biondi di Arvales 

Tamburini e figuranti della Contrada di Monticelli (Quattro Castella)

Figuranti: Attori della Dream Makers di Quattro Castella

Set fotografico a cura  di Dream Makers

Le presentazioni ed interviste saranno condotte da Alessandra Bertelli

 

 

PLANIMETRIA DELLE FESTE

L

SABBA

FESTE PER LA NOTTE DI SAN GIOVANNI

23 e 24 giugno 2023

dalle 19.00 alle 24.00

 

 

La notte di San Giovanni,

la notte cosmica della natura e delle erbe

Del grande intreccio fra natura e magia che era, fino a pochi decenni fa, la notte di San Giovanni, non rimane che qualche trama perduta.

Notte delle streghe, notte d’estate: Giovanni Battista è l’unico santo cristiano di cui si celebra la nascita e non la morte e il martirio.

Come per il natale di Cristo, la festa cade attorno al giorno del solstizio: quello estivo, in questo caso il 24 giugno. Ma se il 25 dicembre si celebra la speranza della rinascita, Giovanni è l’esplosione della natura non ancora disseccata dalla canicola, nel massimo del suo splendore. E ’quindi nel massimo pericolo, nella più grande vulnerabilità.

E’ la festa di una civiltà agricola, una notte che si passa nei campi di grano appena trebbiato, accendendo fuochi che aiutino il sole a risollevarsi, la mattina successiva, dopo il massimo della sua fatica.

Fuoco, quindi, ma anche acqua: la rugiada di San Giovanni è magica, e rende alle donne il potere della generazione. Il più lungo giorno del sole, ma anche la “notte d’ombra spessa, la notte presente ognor che il di non è”, come canta Shakespeare che di simbolismi si intendeva parecchio. Un dualismo senza contrasti: nelle culture antiche l’opposto è continuità, non ci sono rotture nette. Così, la magia, è vicina alla religione, la luce nasce dal buio e viceversa, i santi cristiani vivono con quelli pagani e via accoppiando gli apparenti opposti. La festa di San Giovanni vive di questa ambiguità. “Chiamando col nome di San Giovanni Battista i fuochi di mezza estate gli si è data una leggera tinta cristiana, ma non possiamo dubitare che la loro celebrazione dati da molto tempo prima del principio dell’era nostra”, scrive James Frazer, padre riconosciuto dell’antropologia moderna in quell’incredibile repertorio di usi e costumi che è il ramo d’oro.

E racconta di falò rituali accesi in tutta Europa, dalla Provenza alla Grecia, dal Galles alla Sicilia, alla Scozia.

Il grande rogo di quella notte, fino a qualche tempo fa, arrivava a bruciare i paesi dell’Africa settentrionale, unificando in un unico credo differenti religioni, dimostrando con Frazer che San Giovanni “è il reliquia di un paganesimo assai più antico”.

Certamente questo si può dire di tutte le feste, ma sul natale estivo la patina di cristianesimo è particolarmente leggera. Troppo forte il simbolismo del sole, troppo radicati i riti di fertilità della civiltà agricola. E’ infatti San Giovanni la notte delle streghe, le pie donne di un’antica primitiva religione, che venerava il caprone prima ancora di quei raffinati di Pan e Dionisio, il sole piuttosto che l’etereo Apollo.

Un credo conservato senza troppe scosse nelle aie lontane da tempi e basiliche. E’ quindi nella notte della vigilia che si radunano le streghe per partecipare al grande appuntamento del sabba.

Le più potenti volano a Benevento, a ballare sotto il gran noce, albero malefico, sotto le cui fronde non si può dormire, secondo la leggenda ampiamente confortata dall’esperienza, pena il mal di testa.

E visto che tutto torna, il nocino si può fare solo con i gherigli freschi raccolti a San Giovanni, e tutte le erbe più potenti della farmacopea naturale si colgono nello stesso giorno. Fra erboristi e streghe, del resto, non c’è grande differenza. La “notte spessa” è quindi popolata da tutto e dal contrario di tutto, dai fuochi che cacciano le streghe, alle streghe in festa, dagli amanti alle donne sterili a caccia di rugiada “che bagni loro le gonne”. Dalle fate e i folletti del Sogno Shakespeariano a Diana-Ecate, dea delle erbe magiche. Bene e male infelice commistione a dimostrare la complessità dell’animo umano e dei fenomeni naturali. Il cristianesimo ha cercato di tirare le fila di tanta storia. Nella leggenda sono Erodiade e Salomè ispiratrici della decapitazione di Giovanni Battista, ad aver generato la stirpe delle streghe. I loro fantasmi si chiamano, rimproverandosi a vicenda attorno alle mura della basilica romana dedicata al santo. Ma la curia è anche capace di intervenire imponendo conmportamenti più morali alle ragazze da marito che nella tradizione romana vagavano per i campi suburbani per consumare pratiche propiziatorie del matrimonio non troppo innocenti: c’e un editto di diffida, che risale al 1600. Sull’altro lato, un sinodo dello stesso secolo, prescrive che le campane di tutte le chiese suonino a distesa per l’intera notte per accompagnare la raccolta di erbe medicamentose e magiche. Misteri del sincretismo. In una concezione antica del tempo le feste servono da segnale. Il calendario non esiste che per i mercanti e gli astronomi, per i contadini il passare delle stagioni, l’arrivo della trebbiatura o della vendemmia è scandito, oltre che da una conoscenza empirica della natura, dall’avvicendarsi delle festività, l’occasione per ritrovarsi insieme, l’essenza della convivialità. Per San Giovanni, il grano deve essere tagliato, alle nostre latitudini, e non solo le streghe e gli erboristi ma anche i villici fanno la raccolta delle erbe.Acqua e fuoco, gli invisibili opposti che percorrono la notte e il giorno della festa: e adesso mangiate di chiocciole e fuochi d’artificio. Qualcosa, nell’epoca della plastica, è sopravvissuto

 

I fuochi

Ma la notte di San Giovanni era soprattutto il momento in cui, in tutta Italia, le campagne e le città si riempivano di imponenti fuochi. A Firenze, sui tetti delle basiliche venivano posti dei pentoloni di terracotta, pieni di grasso, che producevano dei magnifici fuochi che era possibile vedere da lontano. Nei campi venivano accesi dei focolari propiziatori, per allontanare il maligno e proteggere i campi.Le fiamme erano tenute in vita fino all'alba, momento in cui si spegnevano per lasciar spazio al più importante dei fuochi: il sole. E si credeva che la ragazza che, guardando il sole all'alba, vi avesse visto la testa decapitata di San Giovanni, si sarebbe sposata entro l'anno. Addirittura in Sardegna si ritiene che il sole all'alba saltelli tre volte prima di innalzarsi in cielo, come la testa di Giovanni Battista decapitato. 

 

 

filtri d'amore

come far tornare a voi il marito che vi ha abbandonata

Se il vostro marito è fuggito con un'altra donna lo potete far tornare a voi gettando dei grani di sale sul fuoco recitando: così' possa essere caldo N.N. de mi, cum fu sua madre de si 

( Gabrina degli Albeti, strega di San Prospero di Reggio Emilia  1368 )

Come riconquistare l'affetto del marito infedele

Se vostro marito vi tradisce, recatevi di notte in un luogo solitario, spogliatevi, genuflettendovi e dite :ego adoro te , magne Diabole! Torcete poi con forza una camicia di vostro marito pronunciando le seguenti parole: così como E' terzo la mia camisa, così inverso de mi se torza el cor de me marì 

( Gabrina degli Albeti ) 

Come vincere  la paura di avvicinare le donne

Procuratevi un pugale con il quale sia stato ucciso un uomo e mettetelo sotto il letto . Cercate poi la donna che desiderate e fatela dormire con voi su quel letto. 

( Gabrina degli Albeti )

Come far cessare i tradimenti del marito

Prendete i ritagli delle unghie del marito e metteteli nel cuore tolto a una gallina nera, insieme ad alcuni peli strappati da una vostra gamba. Con il cuore così  preparato. tenendolo stretto a voi, fate nove passi con im mano una candela benedetta accesa ed un poco di piantaggine secca.Fate infine mangiare il cuoore al marito traditore ( Gabrina degli Albeti )

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